COSA FARE SE SI TROVA UN NODULO AL SENO: GUIDA PRATICA PER LE DONNE
- Dott. Alessio Thodas

- 7 lug
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 21 ott
Nodulo al seno: serve sempre preoccuparsi?
Trovare un nodulo al seno può generare paura e confusione, ma nella maggior parte dei casi non si tratta di un tumore maligno. È importante però non sottovalutare il sintomo e procedere con calma, attenzione e tempestività.
Questa guida è pensata per offrire alle donne istruzioni chiare su cosa fare in caso di nodulo, quando è necessario approfondire e quali esami richiedere per una diagnosi precoce e accurata.
Cosa fare appena si scopre un nodulo
1. Non andare nel panico
La prima reazione è spesso la paura. Ma bisogna sapere che oltre l’80% dei noduli al seno è benigno. Potrebbe trattarsi di:
Cisti
Fibroadenomi
Alterazioni ormonali transitorie
Infiammazioni o infezioni (mastiti o adenosi)
2. Osservarne le caratteristiche
È utile annotare alcune caratteristiche:
È duro o morbido?
Si muove al tatto oppure è fisso?
È doloroso?
È comparso all’improvviso o è presente da tempo?
Queste informazioni saranno molto utili per il medico.
Quando rivolgersi al medico
È sempre consigliato consultare il medico, anche solo per rassicurarsi. È però particolarmente importante farlo se:
Il nodulo non scompare dopo il ciclo mestruale
È duro, irregolare o fisso
Si accompagna a cambiamenti della pelle (arrossamenti, retrazioni, “buccia d’arancia”)
Il seno presenta perdite dal capezzolo, soprattutto se ematiche
Si nota un gonfiore dei linfonodi sotto l’ascella
A chi rivolgersi per una valutazione
1. Medico di base o ginecologo
Sono i primi professionisti da consultare. Dopo una visita, potrebbero prescrivere esami di approfondimento.
2. Senologo
Il senologo è lo specialista delle patologie della mammella. In caso di sospetti o familiarità per tumori al seno, è opportuno rivolgersi direttamente a lui.
Esami da eseguire in caso di nodulo
Ecografia mammaria
È l’esame di primo livello, soprattutto nelle donne under 40. Permette di distinguere tra cisti liquide e formazioni solide.
Mammografia
Indicata soprattutto dopo i 40 anni, consente di individuare anche noduli molto piccoli o microcalcificazioni sospette.
Risonanza magnetica mammaria
Utilizzata in casi selezionati, ad esempio per donne giovani ad alto rischio o per approfondimenti diagnostici.
Agoaspirato o biopsia
Se il nodulo risulta sospetto, si procede con il prelievo di cellule o tessuto per analisi istologica. È un esame ambulatoriale e poco doloroso.
Il ruolo fondamentale della diagnosi precoce
Scoprire un nodulo in fase iniziale può fare la differenza tra un percorso semplice e uno più complesso. La diagnosi precoce aumenta enormemente le probabilità di:
Terapie meno invasive
Interventi conservativi
Prognosi favorevole
Prevenzione: cosa fare anche quando non c’è un nodulo
Autoesame mensile del seno, meglio dopo il ciclo
Controlli periodici dal ginecologo e senologo
Screening mammografico ogni 2 anni dai 50 ai 69 anni (gratuito in Italia)
Stile di vita sano: alimentazione equilibrata, attività fisica, evitare fumo e alcol

Conclusioni
Trovare un nodulo al seno non è sempre sinonimo di tumore, ma è un segnale da non ignorare. Agire subito, con serenità e consapevolezza, permette di ottenere una diagnosi accurata e — se necessario — iniziare il percorso di cura nel modo più efficace possibile.
Conoscere il proprio corpo e sapere come comportarsi è il primo passo verso una prevenzione attiva e la salute della donna.
Autrice: Isabella Radino -Digital Writer
Superv. Scientifica: Dott. Alexios
Thodas, Direttore dell' U.O.C.
di Chirurgia Senologica -
IRCCS CROB Rionero in Vulture (PZ)





Commenti