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COSA FARE SE SI TROVA UN NODULO AL SENO: GUIDA PRATICA PER LE DONNE

Aggiornamento: 21 ott

Nodulo al seno: serve sempre preoccuparsi?

Trovare un nodulo al seno può generare paura e confusione, ma nella maggior parte dei casi non si tratta di un tumore maligno. È importante però non sottovalutare il sintomo e procedere con calma, attenzione e tempestività.

Questa guida è pensata per offrire alle donne istruzioni chiare su cosa fare in caso di nodulo, quando è necessario approfondire e quali esami richiedere per una diagnosi precoce e accurata.

Cosa fare appena si scopre un nodulo

1. Non andare nel panico

La prima reazione è spesso la paura. Ma bisogna sapere che oltre l’80% dei noduli al seno è benigno. Potrebbe trattarsi di:

  • Cisti

  • Fibroadenomi

  • Alterazioni ormonali transitorie

  • Infiammazioni o infezioni (mastiti o adenosi)

2. Osservarne le caratteristiche

È utile annotare alcune caratteristiche:

  • È duro o morbido?

  • Si muove al tatto oppure è fisso?

  • È doloroso?

  • È comparso all’improvviso o è presente da tempo?

Queste informazioni saranno molto utili per il medico.

Quando rivolgersi al medico

È sempre consigliato consultare il medico, anche solo per rassicurarsi. È però particolarmente importante farlo se:

  • Il nodulo non scompare dopo il ciclo mestruale

  • È duro, irregolare o fisso

  • Si accompagna a cambiamenti della pelle (arrossamenti, retrazioni, “buccia d’arancia”)

  • Il seno presenta perdite dal capezzolo, soprattutto se ematiche

  • Si nota un gonfiore dei linfonodi sotto l’ascella

A chi rivolgersi per una valutazione

1. Medico di base o ginecologo

Sono i primi professionisti da consultare. Dopo una visita, potrebbero prescrivere esami di approfondimento.

2. Senologo

Il senologo è lo specialista delle patologie della mammella. In caso di sospetti o familiarità per tumori al seno, è opportuno rivolgersi direttamente a lui.

Esami da eseguire in caso di nodulo

Ecografia mammaria

È l’esame di primo livello, soprattutto nelle donne under 40. Permette di distinguere tra cisti liquide e formazioni solide.

Mammografia

Indicata soprattutto dopo i 40 anni, consente di individuare anche noduli molto piccoli o microcalcificazioni sospette.

Risonanza magnetica mammaria

Utilizzata in casi selezionati, ad esempio per donne giovani ad alto rischio o per approfondimenti diagnostici.

Agoaspirato o biopsia

Se il nodulo risulta sospetto, si procede con il prelievo di cellule o tessuto per analisi istologica. È un esame ambulatoriale e poco doloroso.

Il ruolo fondamentale della diagnosi precoce

Scoprire un nodulo in fase iniziale può fare la differenza tra un percorso semplice e uno più complesso. La diagnosi precoce aumenta enormemente le probabilità di:

  • Terapie meno invasive

  • Interventi conservativi

  • Prognosi favorevole

Prevenzione: cosa fare anche quando non c’è un nodulo

  • Autoesame mensile del seno, meglio dopo il ciclo

  • Controlli periodici dal ginecologo e senologo

  • Screening mammografico ogni 2 anni dai 50 ai 69 anni (gratuito in Italia)

  • Stile di vita sano: alimentazione equilibrata, attività fisica, evitare fumo e alcol



Donna di mezza età si auto-esamina il seno con espressione preoccupata, in un contesto neutro, accompagnata dal titolo "Cosa Fare se Si Trova un Nodulo al Seno" — immagine informativa sulla prevenzione e la diagnosi precoce del tumore al seno.

Conclusioni

Trovare un nodulo al seno non è sempre sinonimo di tumore, ma è un segnale da non ignorare. Agire subito, con serenità e consapevolezza, permette di ottenere una diagnosi accurata e — se necessario — iniziare il percorso di cura nel modo più efficace possibile.

Conoscere il proprio corpo e sapere come comportarsi è il primo passo verso una prevenzione attiva e la salute della donna.


Autrice: Isabella Radino -Digital Writer

Superv. Scientifica: Dott. Alexios

Thodas, Direttore dell' U.O.C.

di Chirurgia Senologica -

IRCCS CROB Rionero in Vulture (PZ)



 
 
 

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