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IL RUOLO DELLA TERAPIA NEOADIUVANTE NEL CANCRO AL SENO: COSA SAPERE

Aggiornamento: 21 ott

Cos’è la terapia neoadiuvante

La terapia neoadiuvante è un trattamento medico sistemico somministrato prima dell’intervento chirurgico nel caso di diagnosi di alcuni tipi di cancro al seno. L’obiettivo principale è ridurre le dimensioni del tumore, facilitando l’asportazione chirurgica e, talvolta, rendendo possibile un intervento meno invasivo.

Questa strategia può includere:

  • Chemioterapia

  • Terapie ormonali

  • Terapie biologiche o mirate

  • Radioterapia

In base alla tipologia di tumore, alla sua dimensione ed estensione e alle caratteristiche biologiche, il chirurgo senologo può consigliare l’approccio neoadiuvante per migliorare gli esiti a lungo termine.

Perché si usa la terapia neoadiuvante nel tumore al seno

Riduzione del volume tumorale

Il beneficio più evidente è la riduzione del tumore prima dell’operazione. Questo permette in molti casi di:

  • Salvare la mammella evitando la mastectomia

  • Effettuare una chirurgia conservativa

  • Migliorare l’efficacia della chirurgia stessa

Valutazione della risposta al trattamento

Durante la terapia neoadiuvante è possibile monitorare la risposta del tumore ai farmaci. Se il tumore si riduce significativamente o scompare del tutto, si parla di risposta patologica parziale o completa (pCR), un indicatore prognostico favorevole.

Personalizzazione del trattamento successivo

Osservando come reagisce il tumore alla terapia, i medici possono adattare le cure successive in modo più mirato, riducendo l’uso di farmaci inefficaci e potenzialmente tossici.

In quali casi si consiglia la terapia neoadiuvante

Non tutti i tumori al seno richiedono una terapia neoadiuvante. Questo approccio viene generalmente raccomandato in casi come:

Tumori localmente avanzati

Quando il tumore è già esteso ma non ha ancora dato metastasi a distanza, la terapia neoadiuvante può preparare il campo alla chirurgia riducendo i margini di resezione.

Cancro triplo negativo o HER2 positivo

In questi sottotipi più aggressivi, la risposta alla chemioterapia può essere molto buona, e la terapia preoperatoria consente di agire precocemente sui meccanismi molecolari del tumore.

Presenza di linfonodi positivi

Se i linfonodi ascellari risultano coinvolti, la terapia neoadiuvante può sterilizzarli prima dell’intervento, riducendo la necessità di un’asportazione più ampia dei linfonodi e migliorando la prognosi.

Vantaggi della terapia neoadiuvante

  • Possibilità di chirurgia conservativa

  • Miglior valutazione della biologia tumorale

  • Indicatore precoce dell’efficacia della cura

  • Riduzione del carico tumorale prima dell’intervento

Svantaggi e aspetti da monitorare

Attesa dell’intervento

Alcuni pazienti temono che il ritardo dell’operazione chirurgica possa peggiorare la situazione. Al contrario, i tempi sono studiati con attenzione: la terapia agisce attivamente sul tumore e non rappresenta un’attesa passiva.

Effetti collaterali

Come per ogni trattamento oncologico, possono comparire effetti collaterali legati al tipo di chemioterapia o terapie biologiche. Tra i più comuni:

  • Nausea

  • Stanchezza

  • Perdita di capelli

  • Alterazioni ematiche

Questi effetti sono gestiti con terapie di supporto personalizzate.

Come si svolge il percorso neoadiuvante

Fase 1: Diagnosi e pianificazione

Dopo l’esame clinico, la mammografia e la biopsia, il team multidisciplinare elabora un piano di trattamento personalizzato.

Fase 2: Somministrazione della terapia

La terapia neoadiuvante viene somministrata per via endovenosa o orale, solitamente ogni 2-3 settimane, per un periodo che va da 3 a 6 mesi.

Fase 3: Chirurgia

Dopo il ciclo completo e dopo aver ripetuto gli esami di ri-stadiazione, si procede alla chirurgia, che può essere una quadrantectomia (intervento conservativo) o una mastectomia con ricostruzione.

Fase 4: Terapie post-operatorie (adiuvanti)

In alcuni casi, vengono proposte altre cure dopo l’operazione, come radioterapia o ulteriori farmaci per consolidare i risultati ottenuti e ridurre i rischi di recidive.

Illustrazione medica sulla terapia neoadiuvante nel cancro al seno con dottoressa, simboli di trattamenti oncologici e rappresentazione del tumore alla mammellaIllustrazione medica sulla terapia neoadiuvante nel cancro al seno con dottoressa, simboli di trattamenti oncologici e rappresentazione del tumore alla mammella


Conclusioni

La terapia neoadiuvante nel cancro al seno è uno strumento efficace e sempre più utilizzato per migliorare gli esiti clinici, ridurre il tumore e personalizzare il trattamento chirurgico e farmacologico.

È importante affidarsi a un team esperto e a strutture dedicate e affidabili per comprendere a fondo le opzioni disponibili e affrontare il percorso terapeutico con maggiore consapevolezza ed efficacia.


Autrice: Isabella Radino -Digital Writer

Superv. Scientifica: Dott. Alexios

Thodas, Direttore dell' U.O.C.

di Chirurgia Senologica -

IRCCS CROB Rionero in Vulture (PZ)



 
 
 

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