RICOSTRUZIONE MAMMARIA DOPO MASTECTOMIA: COSA C'E' DA SAPERE
- Dott. Alessio Thodas

- 19 giu 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 21 ott
La ricostruzione mammaria dopo mastectomia rappresenta un passo fondamentale nel percorso di cura e rinascita per molte donne. Grazie ai progressi della chirurgia oncoplastica, oggi è possibile ristabilire la forma del seno, migliorare la simmetria e favorire il benessere psicologico dopo un intervento demolitivo.
Introduzione: un percorso di rinascita dopo la mastectomia
Affrontare una mastectomia è un momento di grande impatto fisico ed emotivo. La perdita della mammella può generare un senso di vuoto non solo corporeo ma anche identitario.La ricostruzione mammaria, oggi parte integrante del trattamento multidisciplinare del tumore al seno, rappresenta una possibilità concreta di recuperare armonia e autostima, restituendo alla donna la propria immagine corporea.
L’obiettivo non è solo estetico, ma profondamente psicologico e funzionale, grazie alle tecniche dell’Oncoplastica mammaria, che uniscono sicurezza oncologica e risultati naturali.
Tipologie di ricostruzione mammaria
La scelta della tecnica più adatta dipende da diversi fattori: tipo di tumore, estensione della mastectomia, caratteristiche anatomiche e preferenze personali.Il chirurgo senologo, in collaborazione con l’équipe ricostruttiva, valuta il metodo migliore per ciascuna paziente.
1. Ricostruzione con protesi di silicone
È una delle tecniche più diffuse. Consiste nell’inserimento di una protesi mammaria in silicone sotto il muscolo pettorale o sotto la cute.A volte viene preceduta dall’uso di un espansore temporaneo, che permette di preparare i tessuti all’impianto definitivo.
Vantaggi: tempi chirurgici più brevi e risultati estetici soddisfacenti.Limiti: la protesi può richiedere sostituzioni nel tempo e non sempre è adatta a tutte le pazienti.
2. Ricostruzione autologa (con tessuto proprio)
In questo caso si utilizzano tessuti della stessa paziente — cute, grasso o muscolo — prelevati da altre aree del corpo (addome, schiena, cosce).
Le tecniche più comuni sono:
Lembo del muscolo gran dorsale (prelievo dalla schiena);
Lembo TRAM o DIEP, che utilizza tessuto addominale con o senza muscolo.
Vantaggi: il seno ricostruito ha un aspetto più naturale e si muove come il tessuto biologico.Limiti: tempi chirurgici più lunghi e cicatrici aggiuntive nelle aree di prelievo.
3. Lipofilling (innesto di tessuto adiposo)
Tecnica moderna e sempre più utilizzata, il lipofilling consiste nel trapianto di grasso autologo prelevato da addome o cosce, poi purificato e reiniettato nella zona mammaria.
Spesso si impiega:
come completamento dopo una ricostruzione con protesi,
o come procedura autonoma in casi selezionati.
Il risultato è morbido, naturale e progressivo, ma possono essere necessari più interventi per ottenere il volume desiderato.

4. Ricostruzione combinata
In alcune situazioni il chirurgo può scegliere di combinare protesi e tessuto autologo, per ottimizzare forma e simmetria.Questa opzione consente di unire i vantaggi di entrambe le tecniche, adattandosi meglio alle caratteristiche della paziente.
Quando effettuare la ricostruzione mammaria
La ricostruzione può essere immediata (nello stesso tempo della mastectomia) o differita (a distanza di mesi o anni).La scelta dipende da vari elementi: necessità di radioterapia, condizioni generali di salute e preferenze personali.
Ricostruzione immediata: permette di evitare un secondo intervento e riduce l’impatto psicologico.
Ricostruzione differita: consigliata quando occorre completare altri trattamenti oncologici prima di procedere.
In entrambi i casi, l’obiettivo resta quello di garantire sicurezza oncologica e risultati armonici.
Cicatrici e simmetria: cosa aspettarsi
Raggiungere una simmetria perfetta tra i due seni non sempre è possibile, ma grazie alle moderne tecniche oncoplastiche i risultati sono molto naturali.Le cicatrici possono essere più evidenti rispetto alla chirurgia estetica, ma vengono progettate in modo da rispettare i principi di sicurezza oncologica e armonia estetica.
Aspetti psicologici e qualità della vita
La ricostruzione non è solo un intervento chirurgico, ma un vero percorso di rinascita personale.Molte donne riferiscono un netto miglioramento dell’immagine corporea, della fiducia in sé e della qualità della vita.Il supporto psicologico e la comunicazione con l’équipe medica sono fondamentali per affrontare ogni fase con serenità.
Conclusioni
La ricostruzione mammaria post-mastectomia è oggi una realtà consolidata, che consente alle donne di recuperare la propria femminilità e sicurezza.Grazie ai progressi della chirurgia oncoplastica, è possibile ottenere risultati sempre più naturali, personalizzati e sicuri.Ogni donna merita un percorso di cura che integri scienza, empatia e ascolto.
Autrice: Isabella Radino -Digital Writer
Superv. Scientifica: Dott. Alexios
Thodas, Direttore dell' U.O.C.
di Chirurgia Senologica -
IRCCS CROB Rionero in Vulture (PZ)





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