TEST GENETICI PER IL CANCRO AL SENO: CHI DOVREBBE CONSIDERARLI E PERCHE'
- Dottor Alessio Thodas
- 12 ago
- Tempo di lettura: 2 min
Negli ultimi anni, i test genetici per il cancro al seno sono diventati uno strumento fondamentale nella prevenzione, nella diagnosi precoce e nella gestione personalizzata della malattia. In particolare, per chi presenta una storia familiare di tumore al seno, conoscere il proprio profilo genetico può fare una grande differenza in termini di scelte cliniche e di vita.
Cos'è un Test Genetico per il Cancro al Seno
I test genetici oncologici analizzano specifiche mutazioni genetiche ereditarie che possono aumentare significativamente il rischio di sviluppare un tumore alla mammella (e, in alcuni casi, anche ad altre sedi come ovaio, pancreas o prostata). Le mutazioni più note sono quelle dei geni BRCA1 e BRCA2, ma esistono anche altri geni coinvolti, come PALB2, TP53, CHEK2 e ATM.
Chi Dovrebbe Considerare un Test Genetico
Storia familiare significativa
I test genetici sono consigliati principalmente a chi presenta una o più delle seguenti condizioni:
Due o più familiari di primo grado con diagnosi di tumore al seno o alle ovaie
Diagnosi di tumore al seno sotto i 40 anni
Carcinoma mammario bilaterale o multiplo
Presenza di tumore al seno e all’ovaio nella stessa persona
Uomini con tumore al seno
Ascendenza ebraica ashkenazita, che presenta una maggiore incidenza di mutazioni BRCA
Tumore già diagnosticato
Anche le donne già affette da carcinoma mammario possono sottoporsi al test per:
Guidare le scelte terapeutiche (ad esempio uso di inibitori PARP)
Valutare il rischio di secondo tumore
Fornire indicazioni ai familiari su opportunità di sottoporsi a eventuali test predittivi
Perché il Test Genetico È Importante
Prevenzione mirata
Sapere di avere una mutazione genetica consente di:
Programmare controlli clinici più frequenti ed approfonditi (es. risonanza magnetica annuale, controlli semestrali)
Valutare l’opportunità di interventi preventivi, come la mastectomia profilattica o l’ovariectomia preventiva
Adottare un lifestyle più attento e consapevole, riducendo i fattori di rischio modificabili
Trattamento personalizzato
La presenza di mutazioni può influenzare le scelte terapeutiche, ad esempio:
Uso mirato di farmaci come inibitori PARP nelle pazienti con mutazione BRCA
Pianificazione della radioterapia o chemioterapia più adeguate al profilo genetico
Coinvolgimento della famiglia
I test genetici hanno anche un impatto familiare importante, perché:
Possono aiutare i familiari a sapere se condividono la stessa predisposizione genetica
Consentono di avviare un percorso di sorveglianza o prevenzione precoce per le sorelle, figlie, cugine (e anche maschi)

Come Si Effettuano i Test Genetici
Il test si esegue tramite un semplice prelievo di sangue o tampone buccale, ma prima è consigliabile una consulenza genetica oncologica. Questo colloquio serve a valutare:
Appropriatezza clinica e scelta del test
Implicazioni mediche e psicologiche
Strategie di comunicazione dei risultati alla famiglia
Aspetti Etici e Psicologici da Considerare
Sottoporsi a un test genetico non è una decisione banale: può generare ansia, senso di colpa, oppure timori per i familiari. Per questo è fondamentale essere affiancati da professionisti esperti, come genetisti, psicologi oncologici e senologi.
Conclusioni
I test genetici per il cancro al seno rappresentano uno strumento chiave per una medicina personalizzata e preventiva. Per chi ha una storia familiare rilevante, valutarne l’opportunità con il proprio medico o uno specialista in genetica oncologica può fare la differenza. Non solo per sé, ma anche per tutelare la salute dell’intero nucleo familiare.
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