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- TUMORE AL SENO: I DATI DALL'ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA' SPIEGATI DAL DOTT. ALEXIOS THODAS
Autore: Isabella Radino Con la collaborazione scientifica del Dott. Alexios Thodas Direttore U.O.C. di Chirurgia Senologica – IRCCS CROB Rionero in Vulture Perché i dati epidemiologici sono fondamentali nella prevenzione Conoscere i numeri reali del tumore al seno è il primo passo per combatterlo. Ogni anno in Italia si registrano circa 60.000 nuovi casi di carcinoma mammario, un dato che conferma l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce . L’ Istituto Superiore di Sanità (ISS) , attraverso il portale EpiCentro , raccoglie e aggiorna costantemente le informazioni provenienti dai registri tumori regionali e dai sistemi di sorveglianza sanitaria. Queste analisi permettono di comprendere quanto è diffuso il tumore al seno, come variano i dati nelle diverse regioni e quanto gli screening mammografici stiano contribuendo a ridurre la mortalità. L’andamento del tumore al seno in Italia Secondo i dati riportati da EpiCentro (ISS) : Il carcinoma mammario è la neoplasia più frequente tra le donne italiane. La mortalità è in diminuzione costante, grazie ai programmi di screening e ai progressi terapeutici. La partecipazione allo screening mammografico rimane l’elemento chiave per individuare precocemente la malattia. Il Dott. Alexios Thodas , Direttore della Chirurgia Senologica del CROB di Rionero, commenta: “Dietro ogni numero c’è una storia di prevenzione. I dati epidemiologici ci aiutano a capire dove intervenire meglio, a pianificare le campagne di sensibilizzazione e a garantire cure sempre più personalizzate.” Sorveglianza e indicatori PASSI L’ISS monitora i comportamenti preventivi della popolazione attraverso il sistema PASSI ( Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia ), che misura anche la copertura dello screening mammografico . Questi dati mostrano quanto la partecipazione ai programmi di prevenzione vari da regione a regione e aiutano le autorità sanitarie a migliorare l’adesione. 📊 Per consultare le informazioni ufficiali e aggiornate:👉 Screening mammografico – EpiCentro (Istituto Superiore di Sanità) (Fonte: Istituto Superiore di Sanità – Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute) Conclusioni La conoscenza dei dati epidemiologici non è un esercizio statistico, ma una forma concreta di tutela della salute.Grazie al lavoro dell’ Istituto Superiore di Sanità e di professionisti come il Dott. Alexios Thodas , oggi possiamo disporre di informazioni affidabili che orientano la prevenzione e migliorano l’efficacia delle cure. Autrice: Isabella Radino -Digital Writer Superv. Scientifica: Dott. Alexios Thodas, Direttore dell' U.O.C . di Chirurgia Senologica - IRCCS CROB Rionero in Vulture (PZ)
- QUANDO LE CICATRICI DIVENTANO SIMBOLO DI FORZA
Ogni cicatrice racconta una storia. Nel percorso di cura del seno, il corpo cambia, ma ciò che rimane non è un segno di sconfitta — è una testimonianza di rinascita . Il libro “ Preziose cicatrici ” è un racconto corale che raccoglie esperienze di donne che, dopo un tumore al seno, hanno trovato il coraggio di guardarsi allo specchio con occhi nuovi. Parla di dolore, resilienza, femminilità e di quella forza che nasce proprio quando ci si sente più fragili. 📖 Consigliato per: chi sta affrontando o ha affrontato un intervento al seno; chi desidera capire come sostenere una persona cara; chi vuole trovare parole autentiche per raccontare la propria rinascita. 👉 Acquista Preziose cicatrici su Amazon (link affiliato Amazon) Perché questo libro è così importante... e anche le cicatrici “Preziose cicatrici ” non è solo un titolo: è un modo diverso di parlare del corpo e della guarigione . Nel blog del Dott. Thodas, ogni contenuto nasce per diffondere educazione alla consapevolezza : la malattia non deve togliere dignità o identità, ma aprire uno spazio di conoscenza e accettazione. Leggere storie vere aiuta a: normalizzare l’esperienza della chirurgia senologica; ridurre la paura dell’intervento e del cambiamento fisico; trovare una voce condivisa nel percorso di cura. Etica e trasparenza del suggerimento editoriale Questo articolo contiene un link di affiliazione Amazon . Ciò significa che, se deciderai di acquistare il libro tramite il link fornito, il sito potrebbe ricevere una piccola commissione , senza alcun costo aggiuntivo per te. 💠 Tuttavia: la segnalazione del libro non nasce da alcun accordo commerciale con case editrici o autori; non esiste nessun legame economico o promozionale tra il Dott. Alexios Thodas e gli editori; la scelta dei titoli consigliati avviene solo per valore culturale e divulgativo , in coerenza con la missione del blog: educare alla salute, con rispetto e sensibilità. Tutti i contenuti del sito hanno finalità esclusivamente informative e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico o le indicazioni cliniche personalizzate. Programma di affiliazione Amazon: cosa significa davvero Il Programma Affiliazione Amazon è un servizio ufficiale che consente ai siti web di segnalare prodotti (come libri o materiali divulgativi) e ricevere una piccola provvigione per ogni acquisto effettuato tramite i link affiliati. Non comporta costi aggiuntivi per chi acquista. È regolamentato dalle norme europee in materia di trasparenza e pubblicità. Ogni link viene identificato dal tag rel="nofollow sponsored" per rispetto delle linee guida SEO di Google. Nel contesto del blog di Thodas, l’affiliazione è utilizzata in chiave etica e informativa :serve a sostenere la divulgazione gratuita , permettendo di mantenere i contenuti accessibili a tutti, senza pubblicità invasiva o sponsorizzazioni mediche. Un invito alla lettura consapevole Leggere “Preziose cicatrici” significa abbracciare la propria storia, anche quando la pelle ne porta i segni. Ogni pagina invita a riconoscere la bellezza della guarigione e il valore umano che si nasconde dietro ogni ferita. 👉 Scopri il libro su Amazon (link affiliato, segnalazione etica e trasparente) Autrice: Isabella Radino -Digital Writer Superv. Scientifica: Dott. Alexios Thodas, Direttore dell' U.O.C . di Chirurgia Senologica - IRCCS CROB Rionero in Vulture (PZ)
- LINEE GUIDA AIOM SUL CARCINOMA MAMMARIO: IL PUNTO DEL DOTT. THODAS
Autore: Isabella R. (Digital Writer in ambito medico-scientifico) *Con la collaborazione scientifica del Dott. Alexios Thodas Direttore U.O.C. di Chirurgia Senologica – IRCCS CROB Rionero in Vulture" Cosa sono le Linee guida AIOM Le Linee guida AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) sono documenti ufficiali elaborati da esperti italiani di oncologia che raccolgono le raccomandazioni più aggiornate per la diagnosi, il trattamento e il follow-up del carcinoma mammario Ogni anno vengono riviste e pubblicate sul portale ufficiale dell'associazione, per garantire che medici e strutture sanitarie abbiano sempre accesso a indicazioni basate sull'evidenza scientifica più recente. Per le raccomandazioni cliniche ufficiali consulta Linee guida AIOM 2023 – Carcinoma mammario in stadio precoce (AIOM – aiom.it ). Aiom L'importanza clinica delle linee guida Secondo il Dott. Alexios Thodas, Direttore della Chirurgia Senologica dell'IRCCS CROB di Rionero, le linee guida AIOM rappresentano una bussola clinica per ogni specialista che si occupa di tumori della mammella: "Le linee guida AIOM assicurano uniformità di trattamento in tutto il territorio nazionale. Permettono di scegliere per ogni paziente la strategia terapeutica più efficace, fondata su dati solidi e condivisi dalla comunità scientifica." Un approccio multidisciplinare Oltre agli aspetti oncologici, i documenti AIOM integrano raccomandazioni multidisciplinari che coinvolgono: chirurghi senologi, oncologi medici, radioterapisti, radioologi e anatomo-patologi, psico-oncologi e infermieri specializzati. Questo approccio integrato riflette l'evoluzione della Breast Unit moderna, dove ogni decisione terapeutica viene discussa collegialmente nel team multidisciplinare (MDT). Le principali novità delle linee guida AIOM Negli ultimi aggiornamenti, le linee guida AIOM hanno introdotto importanti elementi su: terapie neoadiuvanti e adiuvanti personalizzate in base ai profili biologici del tumore; utilizzo esteso dei test genomici per valutare il rischio di recidiva; indicazioni specifiche per i carcinomi triplo negativi (TNBC) e le mutazioni BRCA; attenzione crescente alla qualità di vita e alla riabilitazione post-chirurgica. Il Dott. Thodas sottolinea come la chirurgia senologica moderna sia sempre più conservativa e funzionale, e che le linee guida AIOM rappresentano un punto di riferimento per scegliere quando e come intervenire, bilanciando radicalità e sicurezza. Perché sono importanti anche per i pazienti Le linee guida non sono solo per gli specialisti: ogni paziente può trarne vantaggio, perché garantiscono: trasparenza delle scelte terapeutiche, uniformità di trattamento in tutta Italia, diritto a ricevere cure basate su evidenze scientifiche. Conoscerle, anche in modo generale, aiuta le donne a dialogare in modo più consapevole con il proprio team medico. Conclusioni Grazie al lavoro coordinato di esperti come il Dott. Alexios Thodas, l'obiettivo è garantire percorsi di cura sempre più precisi, personalizzati ed efficaci. Autrice: Isabella Radino -Digital Writer Superv. Scientifica: Dott. Alexios Thodas, Direttore dell' U.O.C . di Chirurgia Senologica - IRCCS CROB Rionero in Vulture (PZ)
- SCREENING MAMMOGRAFICO: PERCHE' E' FONDAMENTALE PER LA PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO
Scopri cos’è lo screening mammografico , ogni quanto va fatto e perché è il principale strumento di prevenzione del tumore al seno .Indicazioni ufficiali dal Ministero della Salute e dal Dott. Alexios Thodas, Chirurgo Senologo . La prevenzione parte dalla diagnosi precoce Lo screening mammografico è la forma più efficace di prevenzione del tumore al seno . Permette di individuare lesioni sospette molto prima che compaiano sintomi clinici, offrendo così maggiori possibilità di cura e trattamenti meno invasivi . L’obiettivo è semplice ma vitale: diagnosticare presto per salvare vite . Per questo il Dott. Alexios Thodas , Direttore della Chirurgia Senologica presso il CROB di Rionero in Vulture , sottolinea quanto sia importante che ogni donna si attenga ai programmi di screening attivi nella propria regione . Per chi è lo screening mammografico e con quale frequenza In Italia, il programma di screening mammografico è gratuito per le donne tra 50 e 69 anni , che vengono invitate ogni due anni tramite lettera o contatto diretto dal proprio centro di riferimento. In molte regioni, tra cui la Basilicata , lo screening è esteso anche alla fascia 45–74 anni , secondo le più recenti indicazioni. Oltre l’età di screening, la mammografia può essere comunque indicata su base clinica o familiare , in caso di familiarità per carcinoma mammario o mutazioni genetiche note (come BRCA1 e BRCA2 ). Linee guida ufficiali Il Ministero della Salute fornisce indicazioni chiare sui programmi di prevenzione , frequenza degli esami e modalità di accesso per ogni regione italiana. Puoi consultare le raccomandazioni aggiornate direttamente alla fonte istituzionale: 👉 Screening mammografico – Ministero della Salute (Fonte ufficiale: Ministero della Salute – Screening mammografico e programmi di prevenzione dei tumori) Dove rivolgersi in Basilicata La Regione Basilicata promuove il programma di screening mammografico attraverso l’ IRCCS CROB di Rionero e le ASL territoriali . Per informazioni o adesione volontaria: Centro Screening Senologico – IRCCS CROB Via Padre Pio, Rionero in Vulture (PZ)👉 www.crob.it In sintesi La mammografia è l’ esame di riferimento per la prevenzione del tumore al seno . È gratuita e periodica secondo il programma nazionale di screening. L’ aderenza regolare può ridurre la mortalità fino al 40% . Per ogni dubbio o necessità clinica, è consigliato rivolgersi al proprio chirurgo senologo di riferimento . Autrice: Isabella Radino -Digital Writer Superv. Scientifica: Dott. Alexios Thodas, Direttore dell' U.O.C . di Chirurgia Senologica - IRCCS CROB Rionero in Vulture (PZ)
- CHE COS' E' LA LINFOADENECTOMIA?
Una Guida alla Rimozione dei Linfonodi nel Trattamento del Cancro al Seno Scopri cos'è la linfoadenectomia , perché viene eseguita nel trattamento del cancro al seno , e quali sono i benefici , i rischi e le fasi del recupero dopo la rimozione dei linfonodi. Cos'è la Linfoadenectomia? La linfoadenectomia , detta anche dissezione linfonodale , è una procedura chirurgica che consiste nella rimozione dei linfonodi , in genere quelli presenti nell’area ascellare .Questa tecnica viene spesso eseguita nel contesto del trattamento del cancro al seno , per verificare se la malattia si è diffusa oltre il tumore primario. Perché si Rimuovono i Linfonodi? Nel caso del carcinoma mammario , i linfonodi ascellari sono le prime strutture dove le cellule tumorali possono migrare.Valutare lo stato di questi linfonodi aiuta il medico a: Determinare lo stadio del tumore Stabilire la prognosi Pianificare il trattamento più adatto Se i linfonodi risultano positivi alla presenza di cellule tumorali , ciò potrebbe indicare una maggiore aggressività della malattia , rendendo necessari ulteriori trattamenti come la chemioterapia o la radioterapia . I Tipi di Linfoadenectomia 1. Biopsia del Linfonodo Sentinella È una procedura meno invasiva . Consiste nella rimozione del primo linfonodo che drena il tumore.Se questo risulta libero da cellule tumorali , non è necessario rimuovere altri linfonodi. 2. Dissezione Ascellare Completa In questo caso si rimuovono più linfonodi dell’area ascellare , generalmente da 7 a 20 .Viene praticata quando il linfonodo sentinella è positivo o quando si sospetta o si ha riscontro di una diffusione più ampia del tumore. Come si Svolge l’Intervento? La linfoadenectomia viene eseguita in sala operatoria , spesso in concomitanza con l’intervento al seno ( quadrantectomia o mastectomia ).Può avvenire in anestesia generale e richiede solitamente un ricovero di breve durata (pochi giorni). Durante la procedura, il chirurgo isola e rimuove i linfonodi ascellari . In seguito, il tessuto viene inviato al laboratorio per l' esame istologico . Cosa Aspettarsi nel Post-Operatorio Il recupero dipende dal tipo di intervento e dalle condizioni generali della paziente . Tra gli effetti collaterali più comuni si possono riscontrare: Dolore e gonfiore dell’ascella Modesta limitazione dei movimenti del braccio Linfedema : un accumulo di liquido linfatico che può causare gonfiore persistente Per questo motivo, le pazienti sono seguite da un fisioterapista e da uno specialista per la gestione del possibile linfedema e il recupero della mobilità dell'arto superiore. I Benefici della Linfoadenectomia La rimozione dei linfonodi può: Migliorare la precisione della diagnosi Aiutare nella definizione e scelta del trattamento oncologico Ridurre il rischio di recidiva nei casi avanzati Autrice: Isabella Radino -Digital Writer Superv. Scientifica: Dott. Alexios Thodas, Direttore dell' U.O.C . di Chirurgia Senologica - IRCCS CROB Rionero in Vulture (PZ)
- RUOLO DELL'ALIMENTAZIONE NELLA PREVENZIONE DEL CANCRO AL SENO
Il cancro al seno è una delle malattie più diffuse e temute tra le donne, ma ci sono molte misure che possono essere adottate per ridurre il rischio di sviluppare questa patologia, tra cui un'attenzione particolare all'alimentazione. In questo articolo, esploreremo il ruolo chiave che un'alimentazione sana e equilibrata può svolgere nella prevenzione del cancro al seno. Promuovere la Salute del Seno attraverso la Dieta: Frutta, Verdura e Grassi Sani Consumo di Frutta e Verdura: Una dieta ricca di frutta e verdura è associata a un ridotto rischio di sviluppare il cancro al seno. Questi alimenti sono ricchi di antiossidanti e sostanze fitochimiche che possono aiutare a proteggere le cellule dal danneggiamento del DNA e dall'infiammazione, entrambi fattori di rischio per il cancro. Limitare il Consumo di Grassi Saturi: Alcune ricerche suggeriscono che un'elevata assunzione di grassi saturi, tipici di alimenti come carne rossa e latticini ad alto contenuto di grassi, potrebbe essere associata a un aumento del rischio di cancro al seno. Scegliere fonti di grassi insaturi come avocado, noci e olio d'oliva può essere una scelta migliore per la salute del seno. Integrazione di Omega-3: Gli acidi grassi omega-3, presenti principalmente in pesci grassi come salmone, sgombro e sardine, possono avere effetti protettivi contro lo sviluppo del cancro al seno. Integrare queste fonti di grassi sani nella propria dieta può essere vantaggioso per la salute del seno. Consumo di Fibre: Le fibre, presenti in alimenti come cereali integrali, legumi, frutta e verdura, sono associate a un ridotto rischio di cancro al seno. Le fibre contribuiscono a regolare i livelli di estrogeni nel corpo, il che può ridurre il rischio di sviluppare la malattia. Un'immagine illustra una varietà di alimenti ricchi di fibre, tra cui cereali integrali, legumi, frutta e verdura fresca. La didascalia recita: Consumo di Fibre: Le fibre, presenti in alimenti come cereali integrali, legumi, frutta e verdura, sono associate a un ridotto rischio di cancro al seno. Le fibre contribuiscono a regolare i livelli di estrogeni nel corpo, il che può ridurre il rischio di sviluppare la malattia. Moderare il Consumo di Alcol: L'alcol è stato collegato ad un aumento del rischio di cancro al seno. Limitare il consumo di alcolici o evitare del tutto l'alcol può essere una scelta saggia per ridurre il rischio di questa patologia. Conclusione: Il ruolo dell'alimentazione nella prevenzione del cancro al seno è un'aspetto che ogni donna dovrebbe prendere in considerazione. Pertanto un'alimentazione sana e bilanciata insieme a esercizio fisico regolare può svolgere un ruolo significativo nella prevenzione del cancro al seno. Scegliere cibi ricchi di nutrienti e antiossidanti, limitare il consumo di grassi saturi e alcol, e integrare alimenti ricchi di fibre e omega-3 può contribuire a ridurre il rischio di sviluppare questa malattia. Investire nella propria salute attraverso scelte alimentari consapevoli può essere un passo importante verso la riduzione del rischio del cancro al seno e il mantenimento di una vita sana e attiva.
- COS'E' LA LINFOADENOPATIA ASCELLARE ?
La linfoadenopatia ascellare è una condizione medica caratterizzata dall'ingrossamento dei linfonodi situati nell'area ascellare, ovvero sotto l'ascella. I linfonodi sono piccole ghiandole che fanno parte del sistema linfatico, il quale è responsabile per la difesa immunitaria del nostro corpo contro le infezioni e altre malattie. Cause della Linfoadenopatia Ascellare La linfoadenopatia ascellare può avere diverse cause, alcune delle quali sono assolutamente benigne, mentre altre possono essere indicative di condizioni più serie. Può essere monolaterale o bilaterale. Tra le cause più comuni troviamo: Infezioni: Le infezioni batteriche o virali possono causare un'infiammazione dei linfonodi. Ad esempio, un'infezione cutanea o un banale taglio nell'area del braccio o della mano può portare a un ingrossamento dei linfonodi ascellari. Infiammazioni: Alcune condizioni infiammatorie e altre malattie come l'artrite reumatoide o la sarcoidosi, possono causare linfoadenopatia. Tumori : In altri casi però, la linfoadenopatia ascellare può essere associata a neoplasie, come il linfoma o il carcinoma mammario, il melanoma. La presenza di linfonodi ascellari ingrossati persistenti, in assenza di infezione, dovrebbe essere sempre valutata attentamente da un medico. Sintomi Associati Il sintomo principale della linfoadenopatia ascellare è il rigonfiamento o l'indurimento dei linfonodi sotto l'ascella. In alcuni casi, i linfonodi possono essere dolenti al tatto in altri casi possonono non essere accompagnati da dolore. Se la linfoadenopatia è causata da un'infezione, possono essere presenti anche febbre, affaticamento e segni locali di infezione, come arrossamento e calore. L'immagine mostra una linfoadenopatia ascellare, caratterizzata dall'ingrossamento anomalo dei linfonodi situati nella regione ascellare. Questo segno può essere associato a infezioni, infiammazioni, malattie autoimmuni o, in alcuni casi, a patologie tumorali come il cancro al seno o linfomi. La diagnosi accurata richiede ulteriori esami clinici e diagnostici, come ecografie o biopsie. Diagnosi Per diagnosticare correttamente la linfoadenopatia ascellare, il medico eseguirà un esame fisico e potrà richiedere ulteriori indagini diagnostiche, come esami del sangue, ecografie o una biopsia del linfonodo interessato. Questi esami aiutano a determinare la causa che ha portato all'ingrossamento dei linfonodi. Trattamento Il trattamento della linfoadenopatia ascellare dipende dalla causa sottostante. Se è causata da un'infezione, il medico potrebbe prescrivere antibiotici o antivirali. Nel caso di condizioni infiammatorie semplici, potrebbero essere utilizzati farmaci antinfiammatori. Se la causa è un tumore, il trattamento potrebbe richiedere chirurgia, chemioterapia o radioterapia. Quando Consultare un Medico È importante consultare un medico se si nota un ingrossamento persistente o doloroso dei linfonodi sotto l'ascella, soprattutto se non è associato a un'infezione evidente o se è accompagnato da sintomi come perdita di appetito o peso, sudorazioni notturne o febbre prolungata. Conclusione La linfoadenopatia ascellare può essere un segnale di diverse condizioni, che richiedono però una valutazione medica, una diagnosi e un trattamento tempestivo. Riconoscere i sintomi e comprendere le potenziali cause è fondamentale per salvaguardare la propria salute. Se si sospetta una malattia dei linfonodi dell'ascella, è consigliabile rivolgersi a uno specialista per un'adeguata valutazione.
- IL CANCRO AL SENO E LA TERAPIA ORMONALE: RISCHI, BENEFICI
Scopri rischi, benefici e modalità di gestione della terapia ormonale nel trattamento del cancro al seno. Informazioni chiare e aggiornate. Introduzione Il cancro al seno è la neoplasia più diffusa tra le donne e, in alcuni casi, può essere trattato con la terapia ormonale . Questo approccio terapeutico viene utilizzato soprattutto quando il tumore è sensibile agli ormoni femminili, come estrogeni e progesterone. In questo articolo approfondiremo i benefici , i rischi e le strategie di gestione della terapia ormonale nel cancro al seno, fornendo informazioni utili ai pazienti e ai loro familiari. Cos’è la Terapia Ormonale per il Cancro al Seno La terapia ormonale (nota anche come terapia endocrina ) è un trattamento che mira a bloccare o ridurre l’azione degli ormoni che favoriscono la crescita delle cellule tumorali. Si utilizza principalmente in caso di: Tumori ormono-sensibili (HR-positivi) Prevenzione di recidive dopo un intervento chirurgico Controllo della malattia in fase avanzata o metastatica Principali farmaci utilizzati Tamoxifene : blocca i recettori degli estrogeni Inibitori dell’aromatasi (anastrozolo, letrozolo, exemestane): riducono la produzione di estrogeni Agonisti/antagonisti dell’LH-RH : riducono la produzione di ormoni ovarici I Benefici della Terapia Ormonale L’uso della terapia ormonale offre numerosi vantaggi clinici : Riduzione del rischio di recidiva : aiuta a prevenire la ricomparsa della malattia dopo chirurgia o radioterapia Miglioramento della sopravvivenza : allunga la durata e la qualità della vita nelle pazienti con tumore HR-positivo Trattamento meno aggressivo : rispetto alla chemioterapia, ha un approccio più mirato I Rischi e gli Effetti Collaterali Come ogni trattamento, la terapia ormonale può comportare effetti collaterali che variano da persona a persona. I più comuni includono: Sintomi simili alla menopausa (vampate di calore, sudorazione notturna, secchezza vaginale) Aumento di peso e cambiamenti metabolici Dolori articolari e muscolari Riduzione della densità ossea (osteoporosi con rischio di fratture) Rischi cardiovascolari in alcune pazienti 👉 È importante sottolineare che non tutte le pazienti sperimentano gli stessi effetti e che la gestione personalizzata può ridurre i disagi. Gestione della Terapia Ormonale La corretta gestione della terapia ormonale richiede un approccio multidisciplinare . Monitoraggio medico regolare Controlli clinici periodici Esami del sangue e valutazioni ormonali Densitometria ossea per prevenire e monitorare l’osteoporosi Stile di vita sano Alimentazione equilibrata , ricca di calcio e vitamina D Attività fisica regolare , utile per ossa e cuore Riduzione di fumo e alcol Supporto psicologico La terapia ormonale può influenzare l’umore e la qualità della vita. Il supporto psicologico e i gruppi di auto-aiuto rappresentano un valido aiuto. Conclusione La terapia ormonale nel cancro al seno rappresenta una strategia fondamentale per molte pazienti, con benefici significativi in termini di riduzione delle recidive e aumento della sopravvivenza. Tuttavia, è essenziale valutare attentamente i rischi e affidarsi a un percorso personalizzato con il supporto di un team medico specializzato. Autrice: Isabella Radino -Digital Writer Superv. Scientifica: Dott. Alexios Thodas, Direttore dell' U.O.C . di Chirurgia Senologica - IRCCS CROB Rionero in Vulture (PZ)
- CAPEZZOLO RETRATTO E INTROFLESSO: COSA SIGNIFICA E QUANDO PREOCCUPARSI
Il capezzolo retratto o introflesso è una condizione piuttosto frequente, ma che in alcuni casi può essere un segnale precoce di un tumore al seno . Comprendere le differenze tra retrazione fisiologica e patologica è fondamentale, soprattutto nelle donne adulte e anziane. In questo articolo approfondiamo le possibili cause, i sintomi associati, quando preoccuparsi e come viene gestita clinicamente questa condizione. Che Cos'è il Capezzolo Retratto o Introflesso Il capezzolo retratto è una condizione in cui il capezzolo, anziché sporgere verso l'esterno, appare rivolto all'interno del seno o completamente appiattito. La retrazione del capezzolo può essere: Fisiologica (presente sin dalla nascita o dall'adolescenza) Acquisita (comparsa improvvisa o recente in età adulta) In particolare, la retrazione acquisita deve sempre essere valutata da uno specialista, perché potrebbe essere legata a processi infiammatori, fibrosi o tumori mammari . Quando il Capezzolo Retratto Deve Preoccupare Un capezzolo che si retrae improvvisamente o cambia aspetto nel tempo merita attenzione, soprattutto se è accompagnato da: Secrezioni anomale (siero, sangue, liquido giallastro) Ispessimento o nodulo al seno Arrossamento o pelle a buccia d’arancia Dolore o prurito persistente In questi casi è fondamentale eseguire una mammografia e un’ ecografia mammaria per escludere la presenza di un tumore al seno . Capezzolo Retratto e Tumore al Seno: Esiste un Legame? Sì. In alcuni casi, un capezzolo retratto può essere uno dei primi segni clinici di un carcinoma mammario , soprattutto quando si verifica in modo unilaterale (solo in un seno), con comparsa recente e associato ad altre alterazioni. Le patologie più spesso associate sono: Carcinoma duttale infiltrante Malattia di Paget del capezzolo Tumore infiammatorio della mammella Cosa Fare in Caso di Capezzolo Introflesso Se noti una retrazione del capezzolo nuova o peggiorata , rivolgiti quanto prima a un senologo per: Valutazione clinica Ecografia mammaria Mammografia bilaterale Eventualmente, risonanza magnetica o agoaspirato se sono presenti noduli sospetti La tempestività è fondamentale: la diagnosi precoce migliora le probabilità di cura, in caso venga rilevato un tumore al seno . Conclusione Un capezzolo retratto non è sempre sinonimo di malattia, ma se il cambiamento è recente o accompagnato da altri sintomi, va indagato con serietà. La mammografia è l'esame di riferimento per individuare precocemente un tumore al seno e va sempre integrata con la valutazione di uno specialista. La prevenzione e l'ascolto del proprio corpo sono le armi più potenti per proteggere la salute del seno. Riflessione e preoccupazione: Una donna esprime i suoi pensieri e sentimenti riguardo alla malattia del seno, un tema di grande importanza e sensibilità Autrice: Isabella Radino -Digital Writer Superv. Scientifica: Dott. Alexios Thodas, Direttore dell' U.O.C . di Chirurgia Senologica - IRCCS CROB Rionero in Vulture (PZ)
- TUMORE FILLOIDE: COSA SAPERE SU QUESTA RARA PATOLOGIA DEL SENO
Il tumore filloide è una rara neoplasia mammaria che può colpire le donne, distinguendosi per le sue caratteristiche particolari rispetto ad altre forme di tumore al seno. Nonostante la sua rarità, è fondamentale conoscerlo per comprendere come riconoscerlo, diagnosticarlo e trattarlo tempestivamente. In questo articolo, esploreremo tutto ciò che c'è da sapere sul tumore filloide, dai sintomi ai trattamenti disponibili. Cos'è il tumore filloide? Il tumore filloide (o tumore filloideo o fillode) è una neoplasia fibroepiteliale che si sviluppa nei tessuti stromali e ghiandolari del seno. Prende il nome dalla sua struttura microscopica, che ricorda le foglie di una pianta ("phyllos" significa "foglia" in greco). Mastectomia : In presenza di tumori maligni o tumori di grandi dimensioni che coinvolgono gran parte del seno, si può optare per la mastectomia. Nella maggior parte dei casi, non è necessario rimuovere i linfonodi ascellari, poiché il tumore filloide non metastatizza ai linfonodi. Terapia adiuvante : Per i tumori maligni, si può considerare la radioterapia o, più raramente, la chemioterapia, soprattutto nei casi di recidiva o metastasi. Una donna in un momento di riflessione profonda, preoccupata per un possibile tumore filloide al seno. La diagnosi precoce e il confronto con uno specialista possono fare la differenza. La salute del seno è una priorità. Prognosi e rischi di recidiva La prognosi del tumore filloide varia in base alla sua natura: Tumori benigni : hanno un'ottima prognosi e il rischio di recidiva è basso se il tumore è stato rimosso completamente. Tumori borderline e maligni : possono recidivare localmente, e i filloidi maligni hanno un rischio di metastasi a distanza (soprattutto a polmoni e ossa). Per minimizzare il rischio di recidiva, è essenziale che l'intervento chirurgico rimuova completamente il tumore con margini di sicurezza adeguati. Come Prevenire e Monitorare il Tumore Filloide? Non esistono metodi specifici per prevenire il tumore filloide, ma alcune buone pratiche possono aiutare a monitorare la salute del seno: Autopalpazione mensile : utile per rilevare noduli in fase precoce. Visite senologiche regolari : soprattutto per le donne con familiarità per tumori mammari o che hanno avuto tumori filloidi in passato. Follow-up post-trattamento : le donne trattate per un tumore filloide devono sottoporsi a controlli regolari per monitorare eventuali recidive. Domande Frequenti sul Tumore Filloide 1. Il tumore filloide è sempre maligno? No, la maggior parte dei tumori filloidi è benigna o borderline. Solo una minoranza è maligna. 2. Un tumore filloide può tornare dopo la rimozione? Sì, esiste un rischio di recidiva, specialmente per i tumori borderline e maligni. Rimuovere il tumore con margini adeguati riduce in modo significativo questo rischio. 3. Posso avere un tumore filloide a entrambi i seni? È raro, ma possibile. La maggior parte dei tumori filloidi si sviluppa in un solo seno. Conclusione Il tumore filloide è una patologia rara ma importante da conoscere. Riconoscere i sintomi e rivolgersi tempestivamente a un senologo per una diagnosi è fondamentale per intraprendere il trattamento più adeguato. Sebbene la maggior parte dei tumori filloidi sia benigna, un approccio proattivo e un follow-up regolare sono essenziali per garantire una gestione ottimale. Autrice: Isabella Radino -Digital Writer Superv. Scientifica: Dott. Alexios Thodas, Direttore dell' U.O.C . di Chirurgia Senologica - IRCCS CROB Rionero in Vulture (PZ)
- MAMMOGRAFIA E TUMORE AL SENO: 10 COSE DA SAPERE PER LA PREVENZIONE E LA DIAGNOSI PRECOCE
Cercare la salute del seno: una mammografia all'avanguardia per una diagnosi precoce e una cura efficace Mammografia e Tumore al Seno: 10 Cose da Sapere per la Salute delle Donne La mammografia rappresenta oggi uno degli strumenti diagnostici più efficaci nella prevenzione e nella diagnosi precoce del tumore al seno. Particolarmente indicata per le donne dai 40 anni in su, questa procedura consente di individuare alterazioni nel tessuto mammario prima che compaiano sintomi evidenti, migliorando così le possibilità di trattamento efficace. In questo articolo, approfondiamo dieci aspetti fondamentali da conoscere sulla mammografia, con un focus sull'importanza dello screening del tumore al seno. Mammografia: l’esame fondamentale per la diagnosi precoce del tumore al seno La mammografia è uno strumento cruciale nella diagnosi precoce del tumore al seno, in quanto consente di rilevare noduli o microcalcificazioni non ancora palpabili. Intercettare il tumore nelle sue fasi iniziali aumenta significativamente le probabilità di successo terapeutico. Quando iniziare a fare la mammografia Le linee guida suggeriscono di iniziare i controlli mammografici a partire dai 40 anni, soprattutto in presenza di fattori di rischio familiari. In donne senza fattori di rischio, lo screening è generalmente raccomandato dai 50 anni. Ogni quanto fare la mammografia La frequenza dipende dall'età e dal profilo di rischio. In genere, si consiglia una mammografia ogni 1-2 anni. Le donne ad alto rischio (mutazioni genetiche, familiarità) possono necessitare di controlli più frequenti. Come prepararsi all’esame mammografico Indicazioni pratiche prima dell’esame La preparazione per la mammografia del tumore al seno è semplice: non usare deodoranti, lozioni o talco il giorno dell'esame per evitare artefatti nelle immagini. Si consiglia di indossare abiti comodi e separati nella parte superiore e inferiore. Come si svolge una mammografia Durante l'esame, il seno viene posizionato e compresso tra due piastre di un'apparecchiatura chiamata mammografo. Questa compressione, sebbene a volte fastidiosa, è necessaria per ottenere immagini nitide e dettagliate. Quanto dura una mammografia La procedura dura generalmente pochi minuti. Il disagio è temporaneo e la compressione non comporta rischi per la salute. La rapidità dell'esame è uno dei suoi punti di forza. Tumore al seno e diagnosi precoce: il ruolo chiave della mammografia Benefici della mammografia I benefici della mammografia includono l'elevata efficacia nella diagnosi precoce del cancro al seno. Limiti e possibili rischi della mammografia I limiti includono possibili falsi positivi o negativi e la necessità di esami aggiuntivi in alcuni casi. Tumore al seno: come la mammografia aiuta a scoprirlo in tempo Le immagini vengono valutate da un radiologo senologo. Se l'esame risulta normale, si prosegue con i controlli regolari. In caso di dubbi o anomalie, possono essere richiesti approfondimenti (ecografia, biopsia, risonanza). Il follow-up è fondamentale Un esame negativo non esclude del tutto il rischio futuro. Per questo motivo è essenziale seguire le raccomandazioni sul follow-up, anche in assenza di sintomi, soprattutto nelle donne oltre i 50 anni. Educazione, consapevolezza e autocontrollo La mammografia va inserita in un percorso più ampio di educazione alla salute del seno: è importante praticare l'autopalpazione, riconoscere eventuali sintomi sospetti e seguire uno stile di vita sano. La prevenzione è un atto di cura verso se stesse. Conclusione La mammografia è un alleato fondamentale nella lotta contro il tumore al seno. Comprendere come funziona, quando farla e perché è importante aiuta ogni donna a fare scelte consapevoli per la propria salute. Parlane con il tuo medico e non rimandare: la prevenzione inizia da un semplice esame.
- TECNICHE AVANZATE NELLA RICOSTRUZIONE MAMMARIA: NUOVE OPPORTUNITA' PER LE PAZIENTI
Tecniche Avanzate nella Ricostruzione Mammaria: Nuove Opportunità per le Pazienti La ricostruzione mammaria rappresenta oggi un pilastro fondamentale nel percorso di cura delle donne che affrontano un intervento di mastectomia. Grazie ai continui progressi in campo medico e chirurgico, esistono oggi tecniche avanzate che offrono risultati sempre più naturali e personalizzati, migliorando in modo significativo la qualità della vita delle pazienti. Cos'è la ricostruzione mammaria? La ricostruzione mammaria è un intervento chirurgico che ha l’obiettivo di ripristinare la forma e il volume del seno dopo un’operazione di mastectomia o quadrantectomia ampia. Questo tipo di intervento può essere eseguito subito dopo l’asportazione del seno (ricostruzione immediata) o in un secondo momento (ricostruzione differita), in base al quadro clinico e le preferenze della paziente. Le tecniche moderne: autologhe e protesiche Chirurgia con tessuti autologhi Una delle tecniche più evolute prevede l’utilizzo dei tessuti autologhi, ovvero prelevati dalla stessa paziente. Si tratta di una metodologia altamente personalizzata che consente una ricostruzione più naturale, sia dal punto di vista estetico che sensoriale. Rappresentazione delle principali tecniche di ricostruzione mammaria: impianto di protesi in silicone e utilizzo di tessuti autologhi come i lembi DIEP, TRAM e gluteo o dorsale. Interventi sempre più personalizzati per il benessere fisico ed emotivo delle pazienti. Le tecniche autologhe più utilizzate includono: Lembo DIEP (Deep Inferior Epigastric Perforator): utilizza pelle e grasso dell’addome senza sacrificare i muscoli. Lembo TRAM (Transverse Rectus Abdominis Myocutaneous): impiega tessuti addominali, coinvolgendo parzialmente il muscolo retto. Lembo gluteo o dorsale: prevede il prelievo di tessuto da altre zone del corpo, come glutei o dorso. Uso delle protesi mammarie Un’alternativa molto diffusa e meno complessa è la ricostruzione con protesi mammarie in silicone. Questa tecnica è particolarmente indicata quando è bassa la probabilità di sottoporsi a radioterapia o quando non vi sono tessuti tecnicamente sufficienti per una ricostruzione autologa. Tra i vantaggi: Tempi operatori più brevi Recupero post-operatorio abitualmente più rapido Buoni risultati estetici grazie alle protesi di ultima generazione Le protesi possono essere posizionate: Sopra il muscolo (pre-pettorale), con risultati più naturali Sotto il muscolo (retro-pettorale), una tecnica tradizionale e ancora quella più utilizzata Tecniche ibride e materiali innovativi Recentemente si stanno diffondendo approcci ibridi, che combinano protesi e tessuto adiposo autologo (lipofilling) per perfezionare il risultato estetico, correggere asimmetrie e migliorare la texture cutanea. Inoltre, sono stati introdotti materiali innovativi come: Matrice dermica acellularizzata (ADM) per supportare la protesi Espansori temporanei che preparano i tessuti all’inserimento della protesi definitiva in un secondo tempo. Benefici sulla qualità della vita Le pazienti che si sottopongono a ricostruzione mammaria riportano nella maggior parte dei casi un miglioramento dell’autostima, del benessere psicologico e della percezione della propria femminilità. I vantaggi sono molteplici: Miglior adattamento all’immagine corporea Maggiore facilità nella scelta dei vestiti Minor impatto psicologico del trauma legato alla mastectomia Conclusioni Le tecniche avanzate di ricostruzione mammaria rappresentano oggi una risorsa preziosa per restituire alle donne non solo una parte del proprio corpo, ma anche sicurezza, serenità e fiducia. La scelta della tecnica più adatta va sempre effettuata in collaborazione con un'équipe multidisciplinare, considerando le esigenze mediche oncologiche ed emotive di ogni paziente. Autrice: Isabella Radino -Digital Writer Superv. Scientifica: Dott. Alexios Thodas, Direttore dell' U.O.C . di Chirurgia Senologica - IRCCS CROB Rionero in Vulture (PZ)
- I PRIMI SINTOMI DEL TUMORE AL SENO
Quali sono i primi sintomi del tumore al seno Scopri i primi sintomi del tumore al seno , i campanelli d’allarme e come distinguere un nodulo benigno da uno maligno. Informazioni tratte da fonti ufficiali. I primi sintomi del tumore al seno: cosa osservare Il tumore al seno può svilupparsi lentamente e senza sintomi evidenti nelle prime fasi. Tuttavia, alcuni segnali precoci possono aiutare a riconoscerlo per tempo. I principali sintomi iniziali includono: Nodulo duro o massa palpabile, spesso non dolorosa. Cambiamenti nella forma o nel volume del seno. Alterazioni della pelle (retrazione, arrossamento, ispessimento o aspetto “a buccia d’arancia”). Modifiche del capezzolo , come retrazione o secrezioni. Gonfiore o dolore sotto l’ascella , dovuto all’ingrossamento dei linfonodi. 👉 Fonti ufficiali: Ministero della Salute – Tumore della mammella Epicentro – Istituto Superiore di Sanità: Tumore della mammella Campanelli d’allarme del tumore al seno Segnali che non vanno trascurati I campanelli d’allarme sono cambiamenti fisici che meritano attenzione, anche se spesso non indicano necessariamente un tumore: Tensione o fastidio persistente in un punto specifico . Pelle arrossata o calda . Depressioni o retrazioni cutanee visibili allo specchio. 👉 Riferimento: AIRC – Come riconoscere un tumore al seno I sintomi del tumore benigno al seno Molti noduli sono benigni e non evolvono in forme maligne. Esempi: cisti , fibroadenomi , papillomi intraduttali . Di solito sono: Mobili , con margini regolari. Non dolorosi . Non causano retrazioni cutanee o secrezioni. Solo una valutazione senologica con ecografia e, se necessario, mammografia o biopsia può chiarirne la natura.👉 Fonti: AIRC – Tumori benigni del seno Ministero della Salute – Screening mammografico Dove si avverte dolore in caso di tumore al seno In genere, il tumore al seno non provoca dolore nelle fasi iniziali. Se presente, può manifestarsi: Nel quadrante superiore esterno (dove insorge più frequentemente). Verso l’ascella o il braccio , in caso di coinvolgimento linfonodale. 👉 Riferimento: AIOM – Linee Guida Neoplasie della Mammella Qual è l’età più a rischio per il tumore al seno Il rischio aumenta con l’età .Il Ministero della Salute identifica la fascia 50–69 anni come quella di maggior incidenza, motivo per cui è previsto lo screening gratuito ogni due anni .Donne più giovani con familiarità o mutazioni genetiche BRCA1/2 dovrebbero effettuare controlli personalizzati. 👉 Fonti: Ministero della Salute – Screening mammografico Epicentro – Fattori di rischio per il tumore della mammella Come accorgersi di avere un tumore al seno L’ autopalpazione è un gesto utile ma non sostitutivo dello screening. Bisogna osservare regolarmente il seno davanti allo specchio e segnalare qualunque cambiamento a un senologo .Gli esami fondamentali per la diagnosi precoce sono: Visita senologica Ecografia mammaria Mammografia Biopsia , se necessaria I sintomi del tumore maligno alla mammella Un tumore maligno si presenta più frequentemente con: Nodulo duro, fisso, con margini irregolari Alterazioni cutanee evidenti Retrazione del capezzolo Gonfiore ascellare persistente Dolore o secrezioni anomale in fase avanzata 👉 Fonte: Epicentro – Tumore maligno della mammella Quando rivolgersi al senologo Ogni cambiamento va segnalato al chirurgo senologo o al medico curante. La diagnosi precoce è la chiave per una prognosi favorevole.👉 Consulta: AIRC – Prevenzione e diagnosi precoce Ministero della Salute – Programmi di screening Conclusione Riconoscere i sintomi del tumore al seno è un atto di consapevolezza e prevenzione . Ogni donna dovrebbe conoscere il proprio corpo e non esitare a chiedere consiglio a uno specialista. Un controllo tempestivo può davvero salvare la vita. Autrice: Isabella Radino -Digital Writer Superv. Scientifica: Dott. Alexios Thodas, Direttore dell' U.O.C . di Chirurgia Senologica - IRCCS CROB Rionero in Vulture (PZ)













